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La domenica del classico - Il ritratto di Dorian Gray - recensione, commento, e spunti di riflessione molto dettagliati - readtosurvive.

Image result for il ritratto di dorian gray*: note che ricollegano un avvenimento del romanzo al movimento letterario a cui esso appartiene, le trovate in fondo alla recensione.
Il ritratto di Dorian Gray è un romanzo che viene pubblicato nel 1891 da Oscar Wilde, un esteta inglese. 
Perché dico esteta? Perché ''Il ritratto di Doria Gray'' è un romanzo appartenente al movimento artistico culturale dell'estetismo, che a sua volta adotta la dottrina e le filosofie di un altro movimento letterario ossia il decadentismo
Partiamo quindi parlando dell'estetismo, l'estetismo come detto prima è un movimento letterario derivante dal decadentismo che considera la bellezza come unica cosa importante nella vita, per gli esteti bisognava ''vivere la vita come un'opera d'arte'', e in poche parole, mettere al centro dell'attenzione la bellezza e giudicare le persone solo per via di quella. 
Nel decadentismo uno dei personaggi principali è appunto l'esteta, ossia una persona corrotta moralmente che pensa solo alla bellezza, un esempio lampante di esteta è il nostro Dorian Gray della recensione di oggi. 
Dorian quindi, all'inizio del romanzo, è un ragazzo diciassettenne, biondo con gli occhi azzurri e le guance che arrossiscono per l'imbarazzo, era un ragazzo innocente nello studio del suo amico pittore Basil Hallvard e si faceva fare un ritratto da quest'ultimo.
Tutto cambia quando incontra l'amico dell'artista, Lord Henry Wotton, un uomo contorto dai pensieri profondi, intraprende immediatamente una conversazione con Dorian dicendogli che l'unica cosa per cui valeva vivere era la sua bellezza e la sua giovinezza.
Le sue parole lo colpirono tantissimo che quando il quadro fu terminato e vide la sua bellezza ritratta, provò una grande gelosia nei confronti dello stesso pensando alla fortuna che aveva il ritratto di rimanere giovane per sempre, ciò lo portò a desiderare intensamente che il quadro si prendesse i pesi della vecchiaia e dell'immoralità e non lui. 
Dorian rimane così colpito dalle parole di Henry che decide di voler scoprire tutto della vita, vuole sapere tanto, quindi la notte dopo il ritratto esce in giro per Londra osservando persone, cose, atteggiamenti ecc. Fa così la conoscenza di Sybil Vane, un'attrice che recitava in una compagnia teatrale, ogni scena inscenava un ruolo diverso, Giulietta, Rosalia e Dorian si innamorò dell'immersione e della passione con cui recitava. 
Preso dall'emozione e dalla felicità Dorian invita i suoi due amici Henry e Basil a vedere Romeo e Giulietta inscenati dalla sua amata ma lei recita malissimo facendo fare a lui una figuraccia, i suoi amici gli dissero che si aspettavano una grande attrice.
Lei gli disse che dopo aver capito cosa fosse l'amore vero (quello che provava per Dorian) non era più in grado di fingerlo.
Lui la insulta, dicendole che non era più innamorato di lei, che era solo un'attricetta patetica, che forse era solo innamorato della sua immagine sul palco e non di lei. 
Tornando a casa, Dorian scorge una ruga sul ritratto, nel panico si accorge che il suo desiderio  di rimanere giovane al posto del ritratto si avverò.
Dopo che si pentì pensando di essere stato troppo duro con Sybil, e che doveva chiederle di perdonarlo, scopre che lei aveva già commesso il suicidio la notte prima.
Inizialmente si dispera ma poi Henry gli disse che Sybil aveva commesso un gesto di amore bellissimo e che aveva vissuto la sua commedia, Dorian non doveva essere triste per quello che aveva fatto ma solo onorato del fatto che una donna abbia commesso un gesto così bello per amore suo. *
Dorian fa portare via il ritratto dalla sua stanza e si da così ad una vita di immoralità senza importarsene delle, il suo atteggiamento peggiora ancora di più dopo che lesse un libro che gli fu regalato da Lord Henry, in questo libro ambientato a Parigi, il protagonista si dava ad una vita alla sola ricerca del piacere, il protagonista era un superuomo, solo la sua vita contava e non quella degli altri.
Così Dorian segue l'esempio del protagonista ed arriviamo a trovarci davanti un Dorian ormai ventott'enne, senza una ruga e senza un simbolo di vecchiaia sul viso, moralmente corrotto e con il ritratto che assumeva forme disumane.
Una sera, mentre Dorian girava per strada incontra Basil, vecchio amico con cui aveva perso i contatti (mentre l'amicizia con Henry continuava) che veniva a trovarlo.
Basil gli racconta di tutte le voci che girano di lui, si diceva che i comportamenti delle persone peggioravano non appena incontravano Dorian, lui rovinava la vita alle persone, gli disse che girava la voce che lui frequentasse locali di bassissimo rango e che girava la voce che lui fosse una cattiva persona.
Preso dalla rabbia Dorian rivela all'ormai ex amico il quadro che era nascosto in soffitta, e gli disse che quella era la sua anima.
Basil lo invita a pregare per migliorare la situazione della sua anima ma Dorian preso da un impeto di rabbia uccide l'amico con una coltellata sotto l'orecchio.
Lascia lì il cadavere e va poi a dormire come se non fosse successo nulla.
L'indomani chiama un suo vecchio amico, Alan Campbell, per chiedergli aiuto, Alan era un chimico, lo minaccia ed egli distruggerà così il cadavere.
Il libro termina con la pazzia di Dorian dopo che egli, recandosi in un pub per reperire delle sostanze stupefacenti, viene riconosciuto dal fratello di Sybil, la ragazza che si tolse la vita per colpa sua.
Riesce comunque a raggirarlo dicendogli che era impossibile che il ragazzo di cui parlava fosse lui poiché era troppo giovane.
In un promo momento, James, il fratello di Sybil, lo lascia andare ma quando fu troppo tardi una prostituta gli rivelò di conoscere Dorian da dieci anni ma mai una virgola cambiava nel suo aspetto.
Dorian per distrarsi dalla morte di Basil che lo stava facendo impazzire andò in casa sua in campagna a trascorrere del tempo con altri suoi amici nobili, in quel momento gli parve di vedere James che lo fissava, si disse che era impossibile che fosse lui siccome doveva partire per l'India la notte prima.
Dorian rimane in preda al panico finché uno dei suoi amici durante una battuta di caccia non uccide un uomo e quando Dorian vede il cadavere si accorge che era quello di James.
Si tranquillizzerà e tornerà a casa sua a Londra.
Con il suo ritorno guardando in quadro, decide che deve cambiare tenore di vita, deve tornare buono, lascia infatti la ragazza con cui si stava frequentando pensando che fosse meglio per lei ma si accorge che lo fece solo perché non aveva mai provato la sensazione di rinuncia.
A quel punto preso dalla follia scaglia lo stesso coltello con cui ha ucciso Basil sul quadro e con un urlo straziante muore insieme a lui.
Alla fine i servi salirono sulla stanza per vedere cosa fosse successo e trovarono a terra un vecchio deforme e sulla parete il ritratto di Dorian Gray giovane e bello come non lo è mai stato, viene riconosciuto solo per via degli anelli che porta sulla mano.

Bhe che dire? Questo libro è davvero il manifesto dell'estetismo da cui possono essere visti tutti i caratteri di questo movimento.
Dall'esteta che rincorre la bellezza ma è moralmente corrotto, al superuomo* per cui importa solo la sua vita essendo anche sopra alla morale vivendo solo per rincorrere il piacere alla donna seduttrice e ambigua che distoglie il protagonista dai suoi obbiettivi, infatti Henry dice spesso a Dorian di ''usare le donne'' ma di non impegnarsi perché sarebbe stata solo una perdita di tempo.

Ditemi cosa ne pensate del manifesto dell'estetismo sul post su instagram: @readtosurvive.blog.

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