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Questo libro mi fu assegnato per la scuola e fui molto scettica quando dovetti leggerlo, non era il mio genere e pensavo che sarebbe stato un altro dei tanti libri letti a scuola che non sarebbero stati di mio gradimento.
Ma questo è diverso, scritto da Antonio Tabucchi, narra la storia di un giornalista di Lisbona, durante il periodo di dittatura di Salazar, Pereira, quest'uomo vive una vita monotona, non si interessa di faccende politiche ma solo di letteratura, infatti dirige la pagina culturale del giornale per cui lavora.
Tutto cambia quando fa la conoscenza di Monteiro, un neolaureato in filosofia che cerca lavoro, Pereira gli fa scrivere degli articoli come prova ed erano dei necrologi di autori e letterati oramai morti.
Pereira nota subito che Monteiro, anche per colpa della sua ragazza, aveva un modo di parlare del governo ''pericoloso'' e immagina sin dall'inizio che si sarebbe cacciato nei guai.
Ovviamente Pereira non vuole saperne nulla ma via via si ritrova sempre più coinvolto.
Inizia a prendersi cura di se stesso andando in una clinica talassoterapica e facendo la conoscenza di una donna ebrea che aprirà ancora di più i suoi orizzonti.
La sua vita cambierà radicalmente con la morte di Monteiro ucciso da tre poliziotti nel suo appartamento, Pereira denuncia l'accaduto nel suo giornale scrivendo un articolo simile a quelli che scriveva Monteiro e pubblicandolo nonostante la censura vigente.
L'espressione ''Sostiene Pereira'' viene ripetuta continuamente all'interno del romanzo, sembrerà quasi irritante, ha uno scopo ben preciso, Pereira, che non ha un nome perché non è importante è un testimone della storia, è come se qualcuno avesse ascoltato ciò che aveva da dire e l'avesse riportato per un giornale, Pereira è il mezzo con cui Tabucchi ha deciso di narrare la situazione del Portogallo ai tempi della dittatura.
Durante il romanzo troverete anche diverse frasi come ''Pereira non ne vuole parlare perché non è importante o non c'entra nulla ai fini di questa storia'' sempre per indicare che lui stava raccontando ciò che stava succedendo in quel periodo, e voleva denunciare in regime di dittatura.
Questo libro alterna un ritmo scorrevole e lento, vale davvero la pena di leggerlo, vi terrà incollari alle pagine.
La mia valutazione e otto emmezzo su dieci.
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