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Come scrivere un libro - parte uno - L'idea.

Noi lettori dopo un po' di tempo, vedendo i risultati degli autori che più stimiamo ci chiediamo se potremmo mai arrivare loro livello e poter scrivere e vedere pubblicato un libro nostro uscito dalla nostra testa.
Scrivere un libro non è per niente facile e io stessa ci sono riuscita poche volte, perché la cosa più difficile è riuscire a trovare un'idea che possa essere sviluppata e che possa dar vita ad una storia più o meno lunga, una storia che abbia un senso in cui tutto si intreccia benissimo.


Quindi la prima cosa di cui parleremo in questa mini serie è l'idea. 
Il problema di molti autori che si ritrovano nel bel mezzo di un blocco dello scrittore è che non hanno sviluppato al meglio la loro idea.
Un libro deve essere di una media lunghezza, se non lo è allora si sta parlando di un racconto breve e quindi bisogna avere dei personaggi, un obbiettivo e degli ostacoli che faranno in modo che l'obbiettivo sia lontano e che possano rendere più interessante la narrazione magari aggiungendo di colpi di scena.
Cosa non si aspetterebbe il pubblico in quel punto della narrazione?
Non avete più idee? Stravolgete la storia.
Un consiglio che do è di scrivere sempre una scaletta che sia il più dettagliata  possibile,cosicché i fatti principali saranno già chiari, per gli altri si aspetterà l'ispirazione del momento.

Dopo di che definite quindi i personaggi, in maniera molto dettagliata, sia fisica che caratteriale, siate precisi, sono lunatici? Sono cattivi e hanno una passione per le battute stronze? Cosa gli piace fare? Fanno danza? Rugby? Sono alti? Bassi? Il loro aspetto li rende insicuri? Sono fragili o sono forti?
E durante la narrazione i personaggi dovranno essere coerenti con il modo in cui sono stati descritti.

Una volta che avete i personaggi scegliete il luogo. E anche qui più dettagliati siete e più coinvolgenti sarete, descrivendo minuziosamente gli ambienti sarete in grado di coinvolgere meglio il lettore e non sto dicendo di scrivere i dettagli di ogni singolo oggetto presente nella stanza ma solo che non ci sanguinano gli occhi se ci dite che le pareti sono rosa.
Evitate però di eccedere nelle descrizioni, descrivete bene solo i luigi in cui il protagonista tornerà spesso e di cui sentiremo parlare di nuovo, non descrivete minuziosamente un luogo in cui il protagonista andrà solo in bagno dopo una festa e dopo non tornerà lì mai più.
E soprattutto dite dove siamo! Ho letto libri per cui durante tutta la narrazione non abbiamo la minima idea di dove siamo ubicati, siamo in Italia? Negli USA? In Cina? Al Polo Sud? Ditelo.
Fate capire in che epoca siamo, se è contemporanea basta dire che la protagonista usa il cellulare, ma se siamo nell'ottocento fatelo capire in qualche modo e non lasciate che il lettore faccia fatica a comprenderlo.
Ora che avete chi, dove e quando passiamo a cosa.
Cosa volete raccontare? Quale è lo scopo della storia? Cosa vuole fare il protagonista?
Se il suo obbiettivo è diventare imperatore del mondo come lo era quello di Napoleone allora non ditelo subito, quanto più aggiungete fatti che gli impediscono di farlo, aggiungete che incontra una ragazza che per un momento gli fa cambiare idea ma poi lei per qualche motivo si allontana da lui allora la sua voglia di diventare imperatore del mondo aumenta ancora di più.
Aggiungete i fatti e come ho detto prima fate in modo che il lettore non se lo aspetti.

Comments

  1. Mi sono dimenticata di specificare che io parlo per esperienza personale, quindi questi sono i piccoli accorgimenti che sono serviti a me per scrivere la mia storia e per migliorarla.
    Quindi posso dire che con me hanno completamente funzionato.

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