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La domenica del classico: Madame Bovary - recensione.

Questo articolo della domenica del classico sarà molto breve perché ho deciso di parlarvi di un libro che ho letto poco tempo fa ma che non ho mai finito, e volevo sfruttare questo libro per affrontare una tematica.
Il romanzo in questione è dell'autore realista Flaubert.
Con realista che intendo? Questo libro è stato pubblicato nel 1852 quando in Europa vi era un movimento letterario chiamato realismo che consisteva nel descrivere qualsiasi cosa in modo molto, molto, ma molto dettagliato.
Di Madame Bovary ho letto i tre quarti del libro e la fine, è un romanzo di cui ho sentito parlare bene e male allo stesso tempo.
Narra la storia di Emma, una ragazza appena sposata vive una vita noiosa.
Un giorno viene invitata ad un ballo dato da una famiglia dell'alta nobiltà, Emma rimane estasiata da quella sera, talmente tanto che non fa altro che angosciarsi pensando soltanto a quanto fosse stato bello e a quando vorrebbe che quella fosse la sua vita di tutti i giorni, vorrebbe partecipare spesso ai balli come quello.
Passa una vita frustrata ad angosciarsi.
Suo marito, nota il cambiamento della moglie quindi cambia città nella speranza che ella possa riacquisire un po' di morale.
Ma nulla riesce a cambiare l'atteggiamento di Emma, nemmeno la nascita della sua bambina, che anzi, non accudirà mai personalmente e considererà ''una brutta bambina''.
Cerca la felicità in tutti i modi tradendo il marito con due uomini ma continuerà a non trovarla decidendo in fine di porre fine alla sua vita uccidendosi prendendo del veleno.

La trama è molto molto allettante ma per qualche motivo questo libro non mi è piaciuto tanto che ho dovuto abbandonare la lettura a più della metà.
E' stato fin troppo lento, fin troppo fastidioso con le sue lunghissime descrizioni, mi stava esasperando.
E sopratutto la protagonista si fa odiare con il suo comportamento da viziata che vuole tutto, avrebbe dovuto pensare al fatto che a metà dell'ottocento c'era il proletariato che se la passava peggio di lei, ma lei l'unica cosa che voleva, nonostante avesse un marito che l'amava ed un tetto sulla testa, era una vita di lussi.
Io non so se consigliare la lettura, è sicuramente un capolavoro, io adoro sempre le descrizioni ma in qualche modo in questo libro non hanno fatto nulla che irritarmi, la trama è molto intrigante e sembrerebbe un qualcosa che leggerei volentieri, probabilmente il problema è stato che mi è stata imposta questa lettura durante un blocco del lettore. 
Per questo vorrei affrontare la tematica dell'obbligo alla lettura.
In molte scuole si viene obbligati a leggere specifici libri, secondo me non è giusto, e sono completamente d'accordo sul fatto che bisognerebbe leggere.
Sono tantissimi i classici sul mercato e secondo me bisognerebbe almeno lasciare un margine di scelta.

Consiglio comunque la lettura poiché anche io rileggerò questo libro in futuro in un periodo in cui avrò tempo e in cui non avrò un blocco dello scrittore.

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