Questo articolo è uno sfogo, non parlerà di libri ma solo di blocco del lettore, non parlerà di scrittura ma solo della mia situazione.
Non sto leggendo molto, sono fin troppo stanca in questo periodo, sono stressata, mi sono uscite bruttissime macchie da stress su tutto il corpo e sono davvero orribili, se prima avevo un'autostima bassa adesso si è abbassata ancora di più e in tutto questo lungo processo la scuola ha contribuito fortemente.
Sono sempre stata la famosa "ragazza perfetta", la figlia perfetta, i miei genitori sono orgogliosi di me, sono orgogliosi perché ai colloqui i professori si sono complimentati per il fatto che io abbia parlato davanti ad un pubblico di cinquecento persone esponendo tematiche importanti, sono orgogliosi di me perché la mia media è molto alta, perché a differenza dei miei coetanei non sto attaccata ai social tutto il giorno ma sto sui libri, e non c'è nulla di male ad essere orgogliosi della propria figlia.
I miei professori mi considerano un genio.
Mi considerano un genio perché apprendo tutto subito, perché riesco ad imparare le cose da sola, perché faccio del lavoro in più di mia spontanea volontà, perché quando mi interrogano certe volte non riesco a smettere di parlare, perché i miei voti e le mie verifiche sono sempre impeccabili, sono sempre quella che sa già qualcosa dell'argomento che stanno per spiegare, sono quella con tantissima memoria e quindi si ricorda il programma delle medie oltre che quello delle superiori, sono un genio perché a diciotto anni in questa società la mia più grande passione è scrivere e non farei altro se solo potessi, e tutti loro mi ammirano per questo.
Tutti credono che io sia perfetta, e io vorrei tanto esserlo.
Ma ci sono cose dietro a cui non riesco più a star dietro, essere perfetta non è sempre il massimo.
Non voglio passare per quella che si lamenta perché invece che prendere dieci ha preso nove emmezzo, ma sono stanca.
Perché se credono che io sia un genio non ho il permesso di sbagliare, non ho il permesso di non sapere le cose, di tralasciare qualche dettaglio inutile, di non studiare almeno per una volta, di fare un'assenza perché non ho voglia di andare a scuola, di entrare un'ora più tardi o uscire un'ora prima.
Devo continuare ad essere perfetta anche quando non lo voglio, o se la prenderanno con me.
Ed è ciò che è successo, ho fatto una verifica e ho fatto lo stesso errore che aveva commesso metà classe e la professoressa, invece di pensare che forse non aveva spiegato bene il concetto se l'è presa SOLO con me perché avevo sbagliato, avevo capito male.
Mi ha interrogato sta mattina dicendo che mi sto irrigidendo e che mi verrà solo contro e che non posso essere perfetta.
Beh, so di non esserlo, il problema è che non so come smettere di pretendere di volerlo essere.
Non so come convincere me stessa che non lo sono e che forse dovrei lasciarmi andare, accontentarmi di ciò che arriva, fregandomene di meno, stare a casa almeno una volta perché ho mal di pancia invece che obbligarmi ad andare perché se no se la prenderanno con me.
E' frustrante vedere che mi sto stancando, che non ce la faccio più a stare ore sui libri, a sopportare quegli stronzi dei miei compagni di classe, che voglio smettere di studiare materie che non mi interessano per nulla, che voglio prendermela di meno con me stessa se le cose non vanno come avrei voluto.
Non so come fare a considerare l'ipotesi che anche io posso sbagliare, che anche io ho dei difetti, perché sono sempre stata vista come quella perfetta, ma anche io ho dei difetti, e ne sono cosciente solo che non so come accettarli.
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