Oggi questione molto dibattuta.
L'autopubblicazione.
Sono molto le opinioni in merito che si possono trovare su internet, positive e negative, oggi ne leggerete una in più.
Può sembrare che l'autopubblicazione possa fruttare più soldi e su questo potrebbero tutti avere ragione, i ricavi vengono tenuti esclusivamente dall'autore e non li dovrà condividere con nessuna casa editrice e nessuno si terrà una percentuale.
Però c'è un però.
A patto che voi non siate dei tuttofare e sappiate impaginare i libri, fare la copertina, editare il libro, correggere in modo efficace le bozze affinché non ci sia nessun refuso, dovrete spendere almeno mille euro per questi servizi se volete che vengano fatti bene.
E poi avete la certezza che vi tornino indietro?
Anche qui, a patto che non vi siate costruiti sin da prima un ampio pubblico o che già abbiate una studiatissima strategia di marketing, potrebbe succedere che nessuno consideri il vostro libro e che i soldi investiti non tornino più indietro.
Non avrete l'aiuto di una casa editrice per la promozione che potrebbe essere cruciale siccome si occupano di mandare il vostro libro ai blogger, lo postano sulle loro piattaforme e perché no a qualche giornale.
Io non sconsiglio l'autopubblicazione, qualcuno cel'ha fatta ad esordire tramite essa, ma non è un modo sicuro e secondo me potrebbe essere usato come ''ripiego'' in caso nessuna casa editrice si offra di pubblicarvi il vostro libro.
E spesso non vuol dire che la vostra opera non valga niente, ma solo che la casa editrice è un'azienda e come tale alla fine dell'anno deve conseguire un utile e quindi deve pubblicare ciò che va più di moda al momento, se avete scritto ad esempio un thriller storico in un periodo in cui vanno di moda i thriller futuristici può darsi che non venga accettato da nessuno ma che sia l'opera migliore del mondo quindi ha senso autopubblicarla.
Ricordo che l'autopubblicazione è una cosa completamente diversa dall'editoria a pagamento che sconsiglio a prescindere.
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