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L'ultimo libro del 2018: recensione ell'Accademia di vampiri

Come noterete dalla data su questo blog, oggi è il 31 dicembre, quindi buon anno a tutti anche se non è ancora mezzanotte!

Oggi ho letto un intero libro per tutto il giorno che si è rivelato essere il mio ultimo libro del 2018, l'Accademia di Vampiri.
Ultimamente avevo moltissima voglia di rinchiudermi in un mondo fantasioso e sentendo parlare molto bene di questo libro, anche se un po' scettica, ho deciso di acquistarlo e di iniziarlo subito.
E che dire, questo libro è molto molto bello.
Non pensavo che mi sarebbe piaciuto siccome il fantasy non è propriamente il mio genere. 
Questo libro narra la storia di due ragazze, Rose e Lissa, che scappano dalla scuola perché sentivano la presenza di una minaccia. 
Per due anni continuano a scappare da una città all'altra per seminare gli psicosegugi della scuola e i guardiani che le seguivano, un giorno purtroppo vengono prese e riportate alla San Vladimir, l'accademia in cui studiavano.
Dopo diverse minacce di espulsione, Rose dovette adattarsi ad una vita piena di regole per non abbandonare Lissa, Rose è infatti una Dphmir quindi un incrocio fra un vampiro e un umano, e questi incroci diventano i guardiani dei vampiri chiamati Moroi.
I Moroi sono diversi dai vampiri classici di cui sentiamo sempre parlare, i Moroi possono invecchiare, possono ammalarsi e possono stare alla luce del sole, sono solo un po' più deboli, e per una volta nella storia della letteratura gli umani potrebbero anche essere più forti dei Moroi, infatti per questo motivo vengono assunti dei guardiani per la loro protezione.
Ci sono poi le minacce dei Moroi, per cui devono essere protetti, e sono gli Strigoi, una specie di vampiri che hanno commesso un peccato, ossia si sono nutriti della vittima interamente, o hanno soltanto ucciso una persona. 
La storia è molto intricate, piena di colpi di scena sebbene alcuni siano molto intuibili altri non lo sono per niente. La storia vi terrà attaccati alle pagine perché non c'è mai un momento di lentezza.
Per una volta vedo in uno YA una protagonista ''con le palle', Rose, infatti, non si deve far salvare dal principe Azzurro di turno, si salva da sola, per una volta non abbiamo la solita bella ragazza che non sa di esserlo, Rose ha autostima, sa quali sono le sue potenzialità, all'inizio tutto ciò la fa sembrare un po' arrogate ma poi comparandola ad altri protagonisti ho iniziato ad apprezzare il suo carattere. 

Consiglio la lettura di questo libro, si legge velocemente e può essere un modo per distrarsi siccome non affronta molti argomenti difficili.
La valutazione per il romanzo è 7,85/10.

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Buon anno pieno di letture!

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