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Recensione: Il problema è che ti amo.

Dopo un lungo blocco del lettore vi porto finalmente una recensione, scusatemi l'orario ma mi sentivo particolarmente ispirata e non riuscivo a trattenermi fino a domani, so che non ci speravate più ma cel'ho fatta, so che pensavate che volessi convertire il blog a makeup o qualcosa del genere ma vi sbagliate. 
Allora, da dove inizio con questo libro?
Innanzitutto è un libro della Armentrout non che J. Lynn, edito Nord, sono molte le cose che devo dire, ci sono cose negative e cose positive, prendetevi qualcosa da mangiare perché credo che questo articolo sarà molto lungo.

Iniziamo dalla trama, questo libro narra la storia di due ragazzi, Mallory Dodge e Rider Srike.
Hanno vissuto insieme un'infanzia che lascia molto a desiderare, fra le botte dei loro genitori adottivi e gli insulti, all'età di tredici anni Mallory si ustiona gravemente un braccio e sia lei che Rider vengono tolti dall'affido dei due mostri e vengono separati.
Mallory viene adottata da una coppia di medici, Rosa e Carl, che la aiutano mandandola da uno psicologo che le diagnostica un disturbo da stress post traumatico che le ha causato una sorta di mutismo, Mallory faticava a parlare perché nella casa in cui viveva non doveva fare rumore o sarebbe stata picchiata.
Viene molto amata dai suoi genitori ma non smetterà mai di pensare a Rider.
Un giorno, Mallory decide di sentirsi pronta di tornare a scuola e appena fa il suo ingresso vede Rider, un nuovo Rider, un Rider con una vita nuova, con una fidanzata e anche lei aveva una vita nuova.
Nonostante il disappunto dei nuovi genitori di Mallory lei continuerà a frequentare Rider finché non nascerà una relazione fra di loro ma che dopo la morte del ragazzo con cui Rider viveva finisce e non vado avanti con la trama altrimenti spoilero tutto.
Allora, io non ho molto apprezzato il fatto che i due fossero fratelli, non capisco come possano aver vissuto tutta l'infanzia insieme e riuscire a nutrire un amore da coppia fra di loro, è una cosa strana che almeno io non proverei se crescessi con una persona, questa è una mia personale opinione.
Seconda cosa negativa è la traduzione, il testo è scritto molto male, ci sono parole ripetute diverse volte all'interno del discorso, alcuni verbi sbagliati, espressioni dialettali tipicamente italiane che non vanno usate se i protagonisti sono di un altro paese,  congiunzioni e preposizioni messe a caso, complementi omessi quando andavano e altro, è un peccato.
Nonostante queste due cose questo romanzo tratta una tematica bellissima ed è l'unico motivo secondo me per cui vale la pena leggerlo.
E' un romanzo che all'inizio appare frivolo, il solito romanzetto rosa con tutti i cliché, lei che è nuova, lui che sembra un po' un ragazzaccio ma mano a mano si legge un'evoluzione della protagonista che la porta ad essere una persona migliore. 
Questo romanzo insegna che bisogna affrontare le proprie paure se si vuole andare avanti, insegna che continuare a lamentarsi non servirà a niente e che se si vuole essere aiutati bisogna prima aiutare se stessi. 
Insegna che se tu, persona che sta leggendo questo post e che leggerà il libro, se sei lì a leggere un libro vuol dire che non hai problemi molto gravi nella tua vita, non c'è niente che non possa essere risolto, mentre ci sono persone che faticano ad arrivare a fine mese, persone a cui la vita viene tolta troppo presto per cause che non sono imputabili a loro.
Questo romanzo ci dice che non dobbiamo dipendere dagli altri e che è quando le cose vanno male che dobbiamo tirare fuori le palle.

La mia valutazione purtroppo deve essere abbassata da come è stato scritto male il testo e dal fatto che la relazione fra i due sembra essere molto forzata, l'autrice poteva benissimo parlare di un'amicizia travagliata siccome di elementi di relazione non ne abbiamo tranne qualche passo erotico ma nulla di più, vale la pena leggerlo per via del messaggio che l'autrice è riuscita a trasmettere e perché è una storia leggera che si legge in poco tempo quindi la mia valutazione complessiva è sette emmezzo su dieci.
Lo consiglio. 
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